Dopo Washington, un’altra tragedia aerea negli Stati Uniti. Un piccolo aereo medico, con sei persone a bordo tra cui una bambina, una paziente pediatrica, è precipitato trenta secondi dopo il decollo a nordest di Philadelphia. La bambina, 12 anni, aveva appena ricevuto cure per una grave malattia grazie anche all’aiuto di un ente benefico. Era diretta in Messico con la famiglia. Avrebbe fatto prima tappa in Missouri. Le sei vittime a bordo erano messicane.
L’aereo si era alzato a un’altitudine di 500 metri quando è precipitato a circa cinque chilometri dall’aeroporto, finendo in una zona abitata e dove si trova un centro commerciale, il Roosevelt Mall. I testimoni parlano di scena catastrofica”. Ci sono molte vittime e feriti. Le immagini mostrate dalle tv locali fanno vedere case e auto in fiamme. L’area è chiusa. Decine i mezzi dei vigili del fuoco. La sindaca della città Cherelle Parker invita la popolazione a “stare lontana dalla zona dell’incidente”.
Michael Schiavone, 37 anni, che abita nella zona, ha detto di aver sentito un’esplosione e la casa tremare come fosse stato un terremoto. Andato a vedere le immagini della telecamera di sicurezza, Schiavone ha visto l’aereo mentre andava giù in picchiata. Il velivolo, un Laerjat 55, era adibito a trasporto. Decollato intorno alle 17, mezzanotte in Italia, è precipitato subito dopo.
L’incidente è avvenuto due giorni dopo la tragedia di Washington, dove un elicottero militare Black Hawk, con tre persone a bordo, è entrato in collisione con un aereo di American Airlines con 60 passeggeri e quattro membri di equipaggio. I due velivoli si sono inabissati nel fiume Potomac, che attraversa la capitale. Non si è salvato nessuno.
