L’esplosivo dell’attentato al caffè di San Pietroburgo era contenuto in una statuetta. Vladlen Tatarsky era un inviato ultranazionalista molto seguito e considerato vicino al capo della Wagner. Per Kiev “è terrorismo interno”. Il segretario di stato Usa, Antony Blinken, chiede il rilascio del giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, ma il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, non tarda a rispondere: “Lo processeremo”
La guerra in Ucraina, cosa c’è da sapere
Dossier – Sentieri di guerra
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Prigozhin: “Abbiamo preso Bakhmut. La bandiera russa sventola sopra al municipio”
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Prigozhin: “Abbiamo preso Bakhmut. La bandiera russa sventola sopra al municipio”
La battaglia per la conquista di Bakhmut, secondo la compagnia di mercenari Wagner, si è ufficialmente conclusa. A darne l’annuncio è stato Yevgeny Prigozhin, che ha postato un video in cui ha affermato che la bandiera russa è stata issata sull’edificio dell’amministrazione comunale della cittadina del Donbass, da mesi teatro di furiosi combattimenti con gli ucraini. “Tecnicamente, controlliamo la città”, mentre il “nemico è rimasto nei quartieri occidentali”. Prigozhin ha poi dedicato questa vittoria al blogger ultranazionalista Vladlen Tatarsky, ucciso alcune ore prima in un attentato in un caffè di San Pietroburgo