Il centrodestra rompe il silenzio. Salvini: “Il governo ce l’ho in testa”. Berlusconi: “Sarò il regista”. Meloni in un video: “La sconfitta? Non è oggi”

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Silenzio elettorale, questo sconosciuto. Parlano e parlano i tre leader del centrodestra. E postano video, fanno pronostici, si mostrano sicuri con la vittoria in mano sin dalle prime ore della mattina, intrattenendosi dopo il voto con i cronisti. Il giorno della sconfitta? “Non è oggi”. Esordisce così Giorgia Meloni, che per la ressa dei fotografi al seggio, decide di non andare più a votare alle 11 ma in tarda serata. Nel frattempo pubblica un video sui social dove prima appare Pino Insegno che dice “Signori, verrà il giorno della sconfitta”. Un attimo dopo ecco la leader di Fratelli d’Italia: “Ma non è questo il giorno, sapete cosa fare!”. Alle spalle si intravede un palco, che potrebbe essere quello della manifestazione di chiusura della campagna elettorale. E poco dopo, su Instagram ecco un altro video: in ciascuna mano tiene un melone tondo, entrambi sono tenuti davanti al petto: “25 settembre, ho detto tutto”, aggiunge. Il riferimento è a una foto girata sui social dove veniva ritratta, attraverso un fotomontaggio, con un seno più che abbondante e sopra la scritta “Vota Meloni”.

Ma oggi il primo a non stare zitto e infrangere l’obbligo elettorale del silenzio è stato Matteo Salvini. Che fa i pronostici, dando per scontato la vittoria:  “Conto che la Lega sia una forza parlamentare sul podio: prima, seconda o terza al massimo”, spiega il segretario della Lega fermatosi a parlare con i giornalisti dopo aver votato a Milano in via Pietro Martinetti. “Da domani basta chiacchiere e dagli impegni si passa ai fatti, noi abbiamo le idee chiare. E a chi gli chiedeva se il quarto posto sarebbe una sconfitta, secca la replica: “Gioco per vincere, non per partecipare”. E ancora, se non bastasse a chiacchiere: “La squadra di governo già ce l’ho in testa”.

Anche Silvio Berlusconi, accompagnato dalla compagna Marta Fascina, è un fiume in piena mentre è in coda per votare nel seggio milanese di via Fratelli Ruffini a Milano, dove ad attenderlo ci sono la coordinatrice lombarda di FI, Licia Ronzulli, il capo dei dipartimenti, Alessandro Cattaneo, e altri esponenti azzurri. “Supereremo il 10%”, dice il Cav. Poi va al bar e tra un caffè e un aperitivo, usa il cinema come metafora: “Sono in campo per dare insieme a Forza Italia un contributo determinante e fare il regista del prossimo governo”. Ciak si gira.

I leader del centrosinistra invece rispettano il silenzio elettorale. Unica “trasgressione” l’appello sui social agli italiani ad andare ai seggi. “Buon voto a tutti”.

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