Così Putin vuole trasformare l’invasione dell’Ucraina in un’aggressione alla Russia

Read More

KIEV – Il presidente Putin annuncia una mobilitazione parziale e questo vuol dire che la Russia chiamerà alle armi i riservisti – che sono poche migliaia – e le persone che hanno già fatto il servizio militare e hanno abilità speciali considerate utili a partire “dal 21 settembre”, quindi da oggi. 

Su Telegram stanno nascendo canali che offrono aiuti legali a chi vuole contestare l’arruolamento forzato e altri canali che segnaleranno i punti da evitare dove si piazzeranno i reclutatori dell’esercito – come l’ingresso delle stazioni della metropolitana a Mosca. I biglietti dei voli da Mosca per Instanbul sono già esauriti anche se hanno raggiunto quotazioni altissime, come milletrecento euro, ed è il segno che molta gente vuole andarsene da Mosca in fretta per non essere spedita a combattere sul fronte in Ucraina

Putin ha anche detto che la Russia userà “tutte le risorse disponibili” per difendere il suo territorio ed è una chiara allusione alle armi nucleari. Secondo il suo piano, grazie a quattro “referendum”, illegali secondo il diritto internazionale, quattro regioni dell’Ucraina fra una settimana diventeranno regioni della Russia: Kherson, Donetsk, Lugansk e anche Zaporizhzhia. Le prime tre per intero, quindi in teoria anche le parti che sono sotto il controllo dell’Ucraina, e l’ultima soltanto per il territorio che in questo momento è in mano ai soldati russi. 

I referendum-farsa saranno tenuti dal 23 al 27 settembre. Dovevano tenersi l’11 settembre, ma la Russia li aveva annullati perché non c’erano le condizioni di sicurezza. Le condizioni di sicurezza oggi sono sempre le stesse oppure peggiori, ma c’è un diverso disegno politico e quindi si procede.

Putin minaccia di considerare la guerra nelle regioni in Ucraina –  che ha cominciato lui con l’invasione –  come una guerra d’aggressione contro la Russia, ribaltando i ruoli e riservandosi di usare la minaccia atomica. E’ da vedere quanto questo bluff sia credibile. Ad agosto gli ucraini hanno bombardato e distrutto basi aeree russe in Crimea, che in teoria secondo il Cremlino è territorio russo dal 2014. 

Il ministro della Difesa russo, Sergeij Shoigu, ha parlato dopo Putin e ha detto che l’esercito ucraino si è dimezzato, 61 mila soldati ucraini sono morti e 49 mila sono stati feriti. Le perdite russe invece sarebbero, secondo Shoigu, 5.937 – ma questo numero così basso non spiega il bisogno urgente di annunciare la “mobilitazione parziale” per non perdere “l’operazione speciale” in Ucraina. 

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.