La Russia è il principale fornitore di armi all’Ucraina: mezzi corazzati e munizioni abbandonati nella ritirata rafforzano gli arsenali di Kiev

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KRAMATORSK – Le forze ucraine stanno usando sul fronte la quantità incredibile di materiale bellico abbandonato dai soldati russi durante la ritirata dalla regione di Kharkiv, in particolare i mezzi corazzati e le munizioni. Gli esempi non si contano più.

Soltanto l’11 settembre i soldati ucraini hanno trovato ventitré carri armati senza alcun danno, pronti per essere schierati di nuovo in combattimento – pari al dieci per cento dei carri armati dell’esercito italiano. Due giorni dopo in un deposito vicino a Izyum hanno recuperato 226 proiettili per i carri e anche in questo caso è tutto materiale che alimenta la controffensiva verso est. Sono soltanto due esempi, ma è chiaro che in un conflitto che tende a consumare uomini e mezzi da entrambe le parti, questo trasferimento di massa di mezzi militari ha un’importanza enorme.

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Dappertutto lungo le strade che vanno verso la città di Izyum ci si imbatte in camion militari, carri, blindati e anche automobili che ancora portano il marchio russo Z e però adesso è coperto con una croce – che è il simbolo della controffensiva scelto dai soldati di Kiev. Girano battute sarcastiche sul fatto che la Russia è diventata il principale fornitore d’armi dell’Ucraina, molto più che gli alleati Nato e in questi giorni non sono lontane dalla verità

Quando il materiale bellico non è in condizioni perfette, gli ucraini tentano di ripararlo. Tra Kharkiv e il confine russo alcuni soldati ucraini nascosti sotto gli alberi con un trasporto truppe russe mezzo bruciacchiato hanno spiegato a Repubblica che intendevano rimetterlo a posto in fretta, procurarsi delle gomme non danneggiate, sostituire gli stemmi russi e le scritte Z con la bandiera ucraina e portarlo di nuovo sulla linea dei combattimenti – e come loro altre centinaia di soldati stanno facendo la stessa cosa ai bordi delle strade nell’Ucraina orientale. Gli ucraini hanno persino messo le mani su un carro T-90, il corazzato migliore prodotto dall’industria russa, ed è probabile che condivideranno il mezzo con gli alleati Nato per estrarre informazioni.  

La Difesa ucraina scrive sui social di avere ricevuto dalla Russia una quantità enorme di materiale bellico, ma che non può accettare doni da “torturatori, stupratori, saccheggiatori e assassini” e quindi si sente obbligata a “restituire tutto fino all’ultimo proiettile” ai russi.

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