MotoGp, Zarco in pole a Silverstone. In prima fila anche Vinales e Miller

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SILVERSTONE – Tre moto italiane in prima fila, il coraggio di Aleix Espargarò, ma soprattutto una MotoGP sempre più veloce: oggi pomeriggio 6 piloti hanno battuto il record della pista inglese segnato 3 anni fa da Marc Marquez. E le aziende italiane dominano: 7 Ducati e 2 Aprilia nei primi 10, le multinazionali giapponesi a bocca aperta, e pazienza se la Yamaha schiera Quartararo. La pole va al ducatista francese Zarco, che corre con una Gp22 del team Pramac, nella classifica generale è terzo e – non lo dice, ma – quest’anno zitto zitto continua a puntare al titolo. Subito dietro del pilota ‘esistenzialista’ c’è l’Aprilia del rinato Maverick Vinales, sempre più convincente con quel gioiello della RS-GP di Noale. Nelle prime tre caselle domani c’è posto anche per la Ducati ufficiale dell’australiano Miller, che il prossimo anno correrà per la Ktm ma nel frattempo – parole sue – ha una gran voglia di divertirsi.

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Quartararo, seconda fila e long lap penalty

Il campione in carca e leader Quartararo deve accontentarsi del quarto crono e della seconda fila, domani nei primi 3 giri dovrà fare un long lap penalty che gli costerà quasi un secondo di tempo: non sarà una domenica semplicissima, per il francesino di sangue siciliano. Complimenti a Bagnaia, che non ha fatto le cose come avrebbe voluto ma intanto (5°) porta a casa una seconda fila preziosa: se domattina farà ancora un passo avanti nel warm up, sarà tra i favoriti per il successo. Giù il cappello davanti ad Aleix Espargarò, che ha dimostrato di essere più forte di tutto: del dolore, della sfortuna.

Aleix Espargarò ‘eroico’, più forte del dolore

Il catalano dell’Aprilia, in piena lotta per il mondiale, nella quarta sessione di libere è rimasto vittima di un drammatico high-side: proiettato in cielo all’altezza della curva 12, è caduto pesantemente al suolo ed è stato portato a braccia alla clinica mobile. Le radiografie hanno escluso fratture agli arti e lesioni alla testa. Zoppicando, resistendo al male, è tornato in sella per le Q2: stamani era stato nettamente il più veloce, stringendo i denti è riuscito comunque ad assicurarsi un eroico sesto posto in griglia.

Zarco sorride: “Sarà una bella domenica”

Zarco si è fatto crescere la barba e gira per il paddock suonando la chitarra, ma quando scende in pista fa veramente sul serio: “Sono contentissimo, è una pista storica e andare veloce qui ti riempie di felicità. Ieri mi sembrava di aver cominciato bene però oggi ho fatto un altro passo avanti: nella quarta sessione di libere andavo forte, poi in qualifica con la gomma buona sul giro lanciato sono andato alla grande. Avrei potuto fare molto bene anche nelle Fp3, ma sono caduto al giro buono. Mi manca ancora qualcosa, però se lo trovassi domattina allora potrebbe essere una bella domenica”.

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Vinales: “Questa Aprilia è un gioiello”

Al box Aprilia si sono prima spaventati da morire per il ruzzolone di Aleix, poi hanno ammirato la forza mentale del loro pilota. E che applausi, per Vinales: “Sono veramente felice di lavorare con questa gente”, ammette Maverick. “Stiamo facendo le cose bene, l’ambiente è perfetto: il livello è alto, però siamo lì e domani sarà una grande opportunità. Dobbiamo continuare a spingere. Zarco ha un gran passo ma noi non ci poniamo limiti: possiamo vincere. Sono andato a dare un’occhiata ad Aleix: sta male ma è forte, domani farà sicuramente ina corsa straordinaria”.

Bezzecchi e Bastianini in agguato

Miller confessa di essere “impressionato” dalla qualità dell’Aprilia e dei suoi piloti, però è contento del suo giro in sella alla Ducati: “Non credo avrei potuto fare meglio. E’ molto divertente spingere su questa pista lunga e da ‘vecchia scuola’, soprattutto quando come oggi c’è bel tempo: mi sto divertendo. La terza fila è per due terzi italiana: bravissimo Bezzecchi, il rookie del Mooney Vr4, che con soli 334 millesimi di distacco da Zarco ha firmato il settimo tempo con soli 5 millesimi da un Bastianini di nuovo concreto e lucido che precede di 68 millesimi Martin, il ducatista (con la Gp22, mentre Enea corre con quella dell’anno passato) che si sta giocando col riminese un posto nella squadra Rossa ufficiale del prossimo anno. Gli ultimi 2 posti delle Q2 sono della coppia Suzuki, Rins e Mir. C’è un ducatista italiano in quinta fila (Di Giannantonio, quindicesimo), Morbidelli (20) con la M1 ufficiale è in settima, Dovizioso chiude il gruppo col tempo peggiore.

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