Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035, maggioranza europea spaccata

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Maggioranza europea spaccata sul voto al pacchetto sul clima Fit For 55, che contiene anche il divieto di vendita di auto con motori a combustione entro il 2035. “L’industria delle auto ha fatto la sua scelta e non va confusa, visto che è già d’accordo sulla mobilità elettrica per le auto e i veicoli commerciali”, ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, nel dibattito al Parlamento europeo sul pacchetto Fit for 55, che sarà votato domani in Aula.

“Non ritardate il 2035” come anno di entrata in vigore del divieto di vendita di auto con motore a combustione, ha chiesto Timmermans ai parlamentari, perché “quello che vuole l’industria è chiarezza, prevedibilità e affidabilità, quindi non mistifichiamo le cose e non introduciamo l’idea che in futuro ci possano essere anche carburanti puliti”.

Timmermans ha definito “un pasticcio” l’emendamento del Ppe contro lo stop al 2035. Il riferimento è a un emendamento presentato dal gruppo del Partito popolare europeo (Ppe) che chiede di portare al 90% invece che al 100% le emissioni di CO2 delle auto nuove entro il 2035.

La posizione del Ppe è stata spiegata dal presidente del gruppo Manfred Weber. L’Ue, ha detto,  “è leader nel mondo per l’industria automobilistica, dobbiamo affrontare la transizione senza perdere competitività ecco perché siamo contro l’approccio ideologico” che prevede lo stop delle auto a benzina e diesel dal 2035.

Ue: stop alla vendita di autoveicoli a carburanti fossili dal 2035 e tetti più bassi alle emissioni di CO2

di
Vincenzo Foti

18 Maggio 2022

Il Ppe ha presentato un emendamento che lascia un margine del 10% alle vendite di auto che emettono CO2 nel 2035. “Sulle tecnologie non sta ai politici decidere – ha detto Weber – ma agli ingegneri, al mercato e ai consumatori, per questo non siamo d’accordo a vietare una tecnologia”.

Al contrario per l’europarlamentare dei Verdi, Anna Grunenberg, “dobbiamo avere il coraggio di eliminare i motori tradizionali dal 2035, ma ancora non abbiamo indicazioni chiare su come gli Stati membri intendono agire”.

L’eurparlamentare dei Conservatori europei (Ecr), Jadwiga Wisniewska, ha invece chiesto di rivedere il pacchetto alla luce degli effetti del conflitto in Ucraina: “Dobbiamo chiederci se questo pacchetto Fit for 55 è ancora in grado di rispondere a tutte le sfide. Era stato pensato prima dello scoppio della guerra”.

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