Il Consolato ucraino a Milano apre su Facebook ai legionari: “Per arruolarsi, colloquio e passaporto”. Il post rimosso

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“Grazie a chi ha chiesto di arruolarsi, vi aspettiamo, servono colloquio e passaporto”. In un post su Facebook datato 28 febbraio e rimosso nel pomeriggio di mercoledì 2 marzo, il Consolato generale d’Ucraina a Milano aveva iniziato a raccogliere candidature di “aspiranti legionari”. Fin dalle prime ore del conflitto e dell’intervento militare russo nel territorio ucraino, alle sedi diplomatiche di Kiev in Italia erano spontaneamente arrivate molte richieste di cittadini ucraini e anche di italiani, pronti a partire per combattere contro i russi. Lo stesso console ucraino a Milano ne aveva fatto menzione nelle prime interviste. Di qui forse l’idea di mettere on line un post per informare sulle modalità per formare liste di volontari. Anche se le leggi italiane non prevedono questo tipo di arruolamento volontario per guerre in territori stranieri. In questi giorni il Consolato sta lavorando fianco a fianco con la prefettura per l’accoglienza ai profughi e da qui potrebbe essere arrivato il ‘suggerimento’ di eliminare quel messaggio che rischiava di essere fuorviante, pur nell’emergenza.

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Nel ringraziare “tutti coloro che si sono rivolti al Consolato con la richiesta di unirsi ai ranghi della Legione straniera della difesa territoriale dell’Ucraina”, il post elencava i passaggi per potersi arruolare: “Il primo passo dell’iter – si leggeva – è un colloquio del candidato residente nel Nord Italia con il console”. Al colloquio, a cui ci si può presentare senza appuntamento, è necessario portare il passaporto e “documenti confermanti l’eventuale esperienza nel servizio militare/nel servizio delle forze dell’ordine/partecipazione a conflitti armati o altri documenti utili ai fini del colloquio”. “Vi aspettiamo e vi siamo infinitamente grati per l’interessamento”, concludeva il post, lasciando i contatti e-mail e telefonici per chi fosse interessato.

Il post è stato poi rimosso per non creare inconvenienti legali e sulla pagina del Consolato oggi c’è solo un altro post, con il quale si informano i lettori sulle modalità per partecipare alla raccolta fondi destinata alle forze militari.  “Se puoi, sostieni le Forze Armate dell’Ucraina effettuando un semplice bonifico”, si legge nell’intestazione. “Se hai la possibilità di fornire beni di prima necessità da inviare a militari e civili ucraini, puoi metterti in contatto con uno dei rappresentanti dei tanti centri di raccolta del Nord Italia”. Uno dei referenti elencati sotto, Lyudmila, spiega: “Stiamo raccogliendo soldi per comprare giubbotti anti proiettile per consentire a chi deve partire per la gerra si essere equipaggiato. Il governo ucraino ha infatti spiegato che nessuno può andare al fronte se non ha l’attrezzatura necessaria. E noi abbiamo trovato i fornitori, ma abbiamo bisogno di soldi”. Anche così Milano collabora a sostere l’Ucraina sotto attacco.

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