MILANO – I partiti della Maggioranza trovano un’intesa sul fronte del Fisco. L’accordo prevede un intervento massiccio soprattutto sul fronte dell’Irpef, con una riduzione degli scaglioni da cinque a quattro e un calo delle aliquote centrali: quella al 27% scenderà al 25% e quella al 38% scenderà al 35%. Più ridotto invece l’intervento destinato all’Irap, che dovrebbe valere solo un miliardo degli 8 totali messi a disposizione in Legge di Bilancio.
“C’è l’accordo politico ad agire sulle aliquote Irpef. E altrettanto un ragionamento sull’Irap che vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up. Questo è l’accordo politico, ora Franco ne deve parlare con Draghi, noi con i nostri partiti e poi rivederci”, ha detto il viceministro al Mise Gilberto Pichetto al termine del tavolo al Mef.
Fisco, duello su Irpef e Irap. Ipotesi quattro aliquote
di
Valentina Conte
24 Novembre 2021
Come detto scendono da 5 a 4 le aliquote Irpef, la fascia di reddito fino a 15mila resta al 23%, quella 15-28mila va dal 27% al 25%, quella 28-50mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50mila si passa direttamente al 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche.
L’Irpef da riformare. Con il taglio dell’aliquota risparmi fino a 540 euro
di
Raffaele Ricciardi
31 Ottobre 2021
La riforma dell’Irpef e il taglio dell’Irap sono entrambe “un primo passo strutturale, non solo per il 2022”. E si resta “entro gli 8 miliardi” che ci sono sul tavolo, ha detto ancora Pichetto. “C’e’ un accordo di massima su uno stanziamento di un po’ piu’ di 1 miliardo per la riduzione dell’Irap”. Lo ha riferito il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, al termine del tavolo al Mef sul taglio delle tasse. L’intesa, ha spiegato Pichetto, prevede “l’esclusione dall’Irap per tutte le ditte individuali e i lavoratori autonomi e dovrebbero rientrarci anche le start-up innovative”.