MILANO – Verificare se coviene riscattare la laurea o meno, determinando gli effetti dell’operazione sulla propria pensione. L’Inps ha inserito sul suo sito web un nuovo servizio online: il calcolatore – accessibile da pc, tablet o telefono cellulare – che spiega le varie tipologie di riscatto e i possibili vantaggi fiscali dell’operazione. I cittadini possono così “ottenere una simulazione orientativa del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico derivante dal pagamento dell’onere”.
Per accedere al calcolatore bisogna seguire il percorso: Prestazioni e servizi > Servizi > Riscatto Laurea – Simulatore.
E’ un servizio aperto a tutti, non sono necessari credenziali per l’accesso: nel messaggio che lo lancia, firmato dal direttore generale Gabriella Di Michele, si specifica che è volutamente pensato per semplificare l’esperienza degli utenti più giovani. “In tal senso – si legge nel messaggio 3080 – il servizio interattivo, a fronte dell’inserimento di pochi dati, del tutto anonimi, chiesti all’utente, fornisce informazioni, a normativa vigente, sulle varie tipologie di riscatto di laurea disponibili per i vari segmenti di utenza (agevolato, inoccupato, ordinario), sui possibili vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere e presenta una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere.
Il sistema prevede nove domande (dall’età al primo anno di contribuzione) ed esemplifica gli effetti del riscatto. “Per incrementare il montante contributivo utile per la pensione, e anche per aumentare gli anni utili a maturare il diritto alla pensione, puoi riscattare i tuoi anni di studio in due modi diversi: agevolato e ordinario – dice ad esempio il portale – Con la forma agevolata, puoi riscattare gli anni del tuo corso legale di laurea (o una sua parte) pagando un importo fisso, che nel 2021 è pari a 5.264,49 euro per ciascuno degli anni da riscattare. Con la forma ordinaria, puoi riscattare gli stessi periodi di studio con un onere rapportato al reddito da lavoro che hai conseguito nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto”.
“Le informazioni – specifica l’Istituto – sono inserite in modo anonimo dall’utente e devono essere considerate puramente indicative e orientative: soltanto a seguito di una presentazione formale della domanda di riscatto, il cui iter prevede la verifica della contribuzione effettivamente versata e di ulteriori dati presenti negli archivi Inps da utilizzare per il calcolo, sarà data comunicazione ufficiale da parte dell’Istituto”.
Una volta scoperta l’eventuale convenienza dell’operazione, gli interessati possono autenticarsi con le proprie credenziali: a questo punto, il sistema riconoscerà i dati effettivi dell’utente presenti negli archivi Inps (contribuzione versata, periodi lavorati e via dicendo) ed eventuali simulazioni saranno calcolate sulla base di questi dati. Dalla sezione ad accesso riservato è possibile anche inoltrare la domanda di riscatto all’Istituto.
Per il momento, spiega ancora l’Istituto, “la simulazione è disponibile per gli utenti nella condizione di inoccupati e per coloro che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo della pensione in quanto sia i periodi da riscattare sia quelli lavorativi sono successivi al 1995”. L’obiettivo è rilasciare una versione successiva “che integra anche il calcolo del riscatto con il criterio della riserva matematica per i soggetti che hanno periodi di riscatto e/o lavorativi collocati nel sistema di calcolo retributivo della futura pensione (assicurati con periodi lavorativi e/o da riscatto anteriori al 1996 o, se in possesso di 18 anni di anzianità al 1996, anteriori al 2012)”.